google seo Kafiblitz Notizie? Andrea Lelio Photo ha aggiunto una foto al pool:
Marzo 2018
Ci sono luoghi speciali, luoghi unici e inimitabili che non possono essere riprodotti.
Luoghi che non sono soltanto dei luoghi, ma simboli ché appartengono a quel territorio soltanto. La Sacca di Scardovari, con le sue pittoresche casette di pescatori sospese (cavàne) è uno di quelli. Situato nella parte più profonda del Delta del Po, è rappresentata da un vasto bacino compreso tra le foci del Po di Gnocca e il Po delle Tolle.
Grazie alla sue particolari caratteristiche idromorfologiche, è un territorio che ben si presta all’acquacoltura, ed in particolare alla produzione di cozze, vongole e ostriche che coinvolge molti operatori e piccole aziende familiari.
Anche se conoscevo questo luogo già da tempo, me ne sono innamorato dopo averlo visitato una fredda e nebbiosa mattina di fine novembre. L’atmosfera era surreale, romantica e decadente, come solo il fascino della nebbia d'inverno sa trasmettere.
Però non mi accontentai, e già fantasticavo di vederla in condizioni ancora più spettacolari, ovvero con la neve. Malgrado si tratti di un evento sempre più raro da assistere, specialmente negli ultimi anni, fortuna vuole che quell’anno una perturbazione di origine artica si abbatté sulle coste dell'Adriatico. Le previsioni meteo tra mille allarmismi, annunciavano qualche centimetro di neve alle prime ore del mattino anche qui, sul Delta del Po. Si trattava di un occasione quasi irripetibile e non potevo lasciarmela scappare. Partii da casa con il buio, mentre fuori già nevischiava e continuò cosi anche lungo la SS Romea. Raggiunsi infine la Sacca di Scardovari alle prime luci dell'alba, proprio quando la nevicata si stava intensificando, al punto da trovarmi in difficoltà a percorrere l’argine senza finire fuori strada.
Le condizioni per fotografare erano alquanto proibitive, con vento sostenuto e neve di intensità variabile. Il tempo passava, e individuato un paio di spot interessanti, cercai di approfittare di quei pochi momenti in cui il vento scemava, per scattare qualche foto con il treppiede. Ricordo con piacere quella mattina passata a percorrere l’argine avanti e indietro, praticamente da solo. Verso metà giornata, l'aumento della temperatura fece inevitabilmente girare la neve in pioggia. Inoltre la luce era ormai piatta e il cielo grigio, troppo grigio. In altre parole era giunto il momento di tornare a casa. Capsule Svizzera google organicseoz.com
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